Case History - l'intervista di Metel® ad Angelo Minuzzo di Vimar
Metel® ha intervistato Angelo Minuzzo, Responsabile Web Marketing di Vimar, uno dei principali player italiani nel settore elettronico ed elettrico di bassa tensione che ha visto in Metel® il partner ideale per accompagnare l'azienda nel processo di digitalizzazione dei propri processi.
Chi è Vimar?
Fondata nel 1945 a Marostica (VI), Vimar è uno dei principali player italiani nel settore elettronico ed elettrico di bassa tensione in grado di fornire soluzioni performanti e innovative per la Smart Home & Building Automation, la videocitofonia, la sicurezza e la videosorveglianza.
Con oltre 12.000 articoli distribuiti in più di 100 nazioni, 185 milioni di pezzi prodotti all’anno, 1.300 collaboratori, di cui 1.000 in Italia, 4 stabilimenti a Marostica, 9 filiali commerciali nel mondo l’azienda è un punto di riferimento per coloro che cercano soluzioni performanti, qualità del prodotto, innovazione tecnologica ma anche un design in linea con le più attuali tendenze del mercato. Nel 2021, per la sua presenza sul mercato da oltre 50 anni, Vimar ha ottenuto dal Ministero per lo Sviluppo Economico il prestigioso riconoscimento di Marchio Storico, a testimonianza della sua italianità e della lunga tradizione.
Quali sono le sfide affrontate in ambito digitale e come Metel® vi ha accompagnati in questo percorso?
La vasta produzione di documenti tradizionale e cartacei – provenienti da tutti i settori aziendali (dalla Ricerca e Sviluppo al Marketing, dalla Direzione Commerciale a quella delle Risorse Umane) e la loro archiviazione caratterizzava l’azienda fino agli anni ’90 appesantendo la loro gestione, ricerca e consultazione. Per questo Vimar ha deciso in quegli anni di adeguarsi ad un nuovo modello, più snello e veloce in termine di flussi, portando avanti il progetto “Zero Carta” incentrato sulla fornitura di file digitali. L’esempio più significativo di questo “salto epocale” è stata l’eliminazione della posta pneumatica per la messaggistica interna istantanea. Da quel giorno le sfide sono state molte: in primis investire nelle persone per un salto generazionale, abbandonando le intelligenze centralizzate dei grossi sistemi e optando per reti distribuite snelle e capillari a tutti i livelli, dagli uffici sino ai reparti produttivi. La digitalizzazione in ogni ambito - del ciclo attivo a quello passivo - è stato il comun denominatore in tutti questi anni e ha voluto dire anche accettare/scontrarsi con le sfide sempre più mirate in termini di hardware e software, con cicli di vita sempre più brevi e specifici. Poiché Metel®, dalla sua costituzione del 1993, aveva e ha nel suo DNA il progetto della digitalizzazione, lo abbiamo ritenuto il partner ideale e questa partnership dura con grande soddisfazione ancor oggi.
Come avete progettato, sviluppato e reso disponibile al mercato la classificazione ETIM?
Abbiamo accettato ETIM da quando è diventato in Europa uno standard per l’area business in ambito B2B. Classificazione secondo ETIM vuol dire dialogare con le nostre filiali in primis e con i partner Europei attraverso un linguaggio accettato e codificato così da poter offrire a tutti loro l’enorme mole dei nostri dati affinché la filiera possa realizzare in propria autonomia i loro cataloghi di e-commerce con le schede dei nostri prodotti, sincrone con i data base dell’Headquarters. Non nascondiamo che avevamo già reso disponibile, attraverso un nostro applicativo, la Classificazione e le feature ETIM ancor prima che Metel® fosse nel 2015 il tramite Etim per l’Italia.
Cosa vi aspettate una volta distribuito il tracciato BMEcat?
Riteniamo che BMEcat distribuito a tutti i livelli sia un’ottima soluzione, così non ci saranno più errori e incongruenze di dati nella filiera diretta. L’obiettivo non è ancora stato raggiunto, molti non lo conoscono o sono diffidenti, ma speriamo che con l’aiuto e il passa parola di tutti si possa presto raggiungere.