Case History - l'intervista di Metel® a Francesca Po di Raytech
Metel® ha intervistato Francesca Po, Export Manager di Raytech, azienda che progetta e produce accessoristica e componentistica per cavi elettrici, che ha scelto Metel® come alleato nella semplificazione della comunicazione coi suoi clienti.
Chi è Raytech?
Dal 1995, in Raytech, progettiamo, sviluppiamo prodotti per l'installazione, la connessione e l'isolamento di cavi di Bassa, Media, Alta Tensione e cavi scaldanti, nel nostro stabilimento di 22.000 m2 situato a Settimo Milanese, che ospita uffici, produzione, magazzini, laboratorio fisico chimico e laboratorio elettrico riconosciuto da IMQ, per prove di bassa e media tensione secondo HD 629.1 S2 e EN50391.
I nostri prodotti soddisfano le più vaste esigenze del cablaggio elettrico in ambito civile ed industriale e i nostri processi sono certificati secondo standard rigorosi per garantire a tutti i dipendenti, ai collaboratori, ed al mercato nazionale e internazionale, la nostra massima attenzione alla qualità, all'ambiente e alla sicurezza. ll nostro desiderio costante di migliorarci e di strutturarci hanno pertanto reso possibile l'ottenimento di tre certificazioni, ISO 9001:2015, ISO 14001:2015 e ISO 45001:2018, che sono un segno distintivo del quale possono pregiarsi poche industrie del nostro settore.
Quali sono le sfide affrontate in ambito digitale e come Metel® vi ha accompagnati in questo percorso?
L’adozione dello standard Metel® ha contribuito a migliorare la nostra relazione con i distributori, snellendo e semplificando la trasmissione di dati indispensabili, in modo semplice e immediato. La gestione dell’intero ciclo d’ordine, dalla ricezione, alla conferma, all’avviso di spedizione tramite portale ha semplificato notevolmente il nostro lavoro e ridotto ai minimi termini la possibilità d’errore.
Come avete progettato, sviluppato e reso disponibile al mercato la classificazione ETIM?
Il nostro range produttivo è piuttosto ampio e il nostro attuale listino conta 1549 articoli. Inutile dire che la fase iniziale di classificazione ha reso necessario che più risorse si dedicassero a questo progetto, ma è stato un processo molto utile e al contempo occasione formativa, che ci ha aiutati a caratterizzare in modo appropriato tutta la nostra offerta e a valorizzarla in modo adeguato dal punto di vista descrittivo.
L’indice di classificazione ETIM del listino in corso è del 97%. Il BMEcat è importantissimo: sia per il mercato italiano, dove può essere condiviso con semplicità e immediatezza dal portale MDP Metel®, sia per il mercato europeo che estrapola i dati dal BMEcat, mercato dove sviluppiamo una parte decisamente importante del nostro fatturato.
Cosa vi aspettate una volta distribuito il tracciato BMEcat?
Lo standard Etim è una struttura importante e preziosa che sostiene noi produttori nel creare un contenitore ricchissimo di dati condivisibili. Forse è banale, ma quello che ci aspettiamo è che i dati vengano utilizzati perché non sono pochi i portali/siti dove le informazioni sono datate o incomplete. Questo vanifica i nostri sforzi e non è in linea con un mercato che punta alla massima chiarezza e completezza delle informazioni.