Le nuove norme per la conservazione digitale delle fatture elettroniche: qualche dritta per non sbagliare
Il 1° gennaio 2022 entreranno in vigore le nuove norme che riguardano la conservazione digitale delle fatture elettroniche: si tratta di regole specifiche che richiedono un intervento urgente sulle procedure e sui processi aziendali.
Se hai qualche dubbio sulla materia, ti consigliamo di non perderti il nuovo video su Metel Channel in compagnia di Paolo Catti, Associate Partner per VPS e co-fondatore del gruppo di Ricerca Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, insieme a Robert Braga, Commercialista e revisore contabile, nonché Professore a contratto dell’Università del Piemonte Orientale e fondatore dell’associazione PROdigital.
Fatturazione elettronica e trasformazione digitale: a che punto siamo
Già obbligatoria dal 1° gennaio 2019, la fattura elettronica ha rappresentato per molti una spinta obbligata verso la trasformazione digitale sia per la pubblica amministrazione, che per le imprese private.
Le aziende più strutturate, infatti, hanno dovuto rivedere procedure interne, processi informatici e sistemi di archiviazione dei documenti elettronici, molto spesso adottando soluzioni specifiche per la produzione, la distribuzione e la conservazione dei documenti.
Se la dematerializzazione, non solo delle fatture, ma di tutti i documenti che accompagnano prodotti e servizi durante il ciclo dell’ordine, ha contribuito a un risparmio effettivo di tempo e risorse, non è così scontato che le procedure di emissione e conservazione dei documenti digitali siano in linea con le nuove disposizioni.
In particolare, le nuove norme in vigore dal 1° gennaio 2022 riguarderanno aspetti tecnici e specifici sulla conservazione digitale del documento informatico.
Nuove regole sulla conservazione digitale: cosa è cambiato
Dal punto di vista tecnico, le norme per la conservazione delle fatture elettroniche erano già incluse nel DPCM/2013. Tuttavia, le nuove regole richiederanno un ulteriore intervento sui metadati.
I metadati sono delle informazioni che accompagnano il documento sin dalla sua creazione e che aiutano a identificarlo sia per quanto riguarda la forma, che il contenuto.
Lo scopo delle nuove regole, infatti, è quello di fare in modo che tutte le aziende adottino uno standard che consenta di accertare che il documento sia autentico, integro e conforme.
La conservazione digitale a norma diventa quindi un passaggio fondamentale all’interno del processo, che richiede procedure e flussi di lavoro specifici, che rientrano in una strategia più ampia di trasformazione digitale dell’azienda.
Come capire se l’azienda è conforme alle nuove disposizioni? I consigli dell’esperto.
Se vuoi avere la certezza che le modalità di conservazione digitale delle fatture elettroniche all’interno della tua azienda siano in linea con le nuove norme in vigore dal 1° gennaio 2022, ti consigliamo di guardare subito la nuova videopillola.
Grazie ai consigli di Robert Braga, potrai scoprire:
● Cosa s’intende per conservazione digitale in base alle nuove norme
● Se la tua azienda ha già adottato tutte le misure necessarie
● Come affrontare un controllo fiscale, quali errori evitare e quali sono i comportamenti da adottare per non incorrere in sanzioni